IL FENOMENO DEL TEMPO PERDUTO

Centinaia di persone affermano di aver avuto una strana esperienza chiamata “Tempo perduto”.

Esistono numerosi casi in tutto il mondo in cui le persone segnalano che i loro orologi perdono sincronia con il tempo reale e talvolta questa mancanza di sincronizzazione cronologica è accompagnata da strani ricordi. Questo fenomeno è noto come “effetto del tempo perduto”. Alcuni parapsicologi affermano che questo fenomeno è direttamente correlato ai rapimenti alieni e si verifica quando la persona viene presumibilmente rapita e restituita nelle stesse condizioni in cui si trovava, senza sapere che cosa gli fosse successo. A causa del gran numero di casi verificatisi nel mondo, anche la scienza ha teorizzato questo strano fenomeno.
La mancanza di tempo è una lacuna nella memoria cosciente identificata in un determinato periodo di tempo. Questa “perdita” può variare da pochi minuti a poche ore o fino a diversi giorni. I ricordi dei casi verificatisi durante quel periodo di tempo possono talvolta essere recuperati con tecniche come l’ipnosi o attraverso i sogni. Un individuo che sperimenta il fenomeno del tempo perduto generalmente si verifica durante un viaggio. Ad un certo punto, quella persona “si sveglia”, constata una variazione insolita nel tempo, dai pochi minuti fino ad arrivare addirittura a intere ore, durante le quali non c’è memoria o coscienza. Secondo gli psicologi, gli “sperimentatori” del tempo perduto sono persone perfettamente sane e di solito non soffrono di malattie mentali.
Uno dei casi più famosi legati al tempo perduto è la storia di Betty e Barney Hill nel New Hampshire, negli Stati Uniti, nel 1960. Stavano guidando su una strada deserta nell’oscurità della notte quando videro una strana luce avvicinarsi alla loro auto. La cosa successiva che ricordarono fu che erano lontani diversi chilometri, lungo la strada, dopo aver “perso” circa tre ore. L’ipnosi successiva rivelò che cosa era successo: erano le vittime di un rapimento alieno. La psicoanalisi condotta su Betty e Barney Hill ha stabilito che erano psicologicamente sani e non sembravano aver mentito nella loro dichiarazione.
Nel novembre 1980, nel West Yorkshire, in Inghilterra, un ufficiale di polizia di nome Alan Godfrey una notte era normalmente di pattuglia. Al sua insaputa, un camionista e altri testimoni hanno assistito all’apparire di una strana luce che si librava sopra il veicolo di Godfrey. L’agente di polizia ha vissuto una perdita di tempo, durante il quale ha ricordato di essere stato interrogato da un uomo di nome Joseph, vestito con abiti biblici. Dopo l’incidente, fu sottoposto a una sessione di ipnosi che rivelò che era psicologicamente normale, ma che era rimasto sconvolto dall’esperienza.
Le persone che soffrono di perdite di tempo hanno sperimentato una delle esperienze più misteriose. La proiezione o la bilocazione astrale può essere uno dei motivi per cui menti, corpi e spiriti viaggiano in luoghi sconosciuti. La fisica quantistica ha insegnato a questi “sperimentatori” che il viaggio nel tempo è possibile e che si può comunicare con frequenze diverse. Ma queste persone mentre erano alle prese con il cambio di tempo, hanno sofferto il “jet lag” tra queste frequenze. Inoltre, alcuni rapporti legati a persone che sostengono di aver avuto delle “perdite di tempo”, dicono che sono stati trovati casi di protesi metalliche o oggetti estranei impiantati nei loro corpi, prove che rafforzano l’ipotesi che queste persone siano state rapite.