L’esperimento di Filadelfia: la nave che superò i confini dello spazio e del tempo

Experiment Philadelphia.

Il 24 ottobre 1943, fu condotto un esperimento nel Porto di Philadelphia, sotto controllo del dott . Rinehart e con il visore Albert Einstein ed unità dell’United States Navy.
Tale esperimento serviva ad uno scopo militare :
Rendere invisibile ai radar nemici la nave USS ELDRIGE .
Fu un fallimento totale, tant’è che in breve tempo fu tutto insabbiato e dichiarato alla stampa come bufala giornalistica.

La nave in realtà scomparse dai radar e della vista dei presenti per ritrovarsi in un lampo, nel Porto di Nortfolk in Virgina.
Pochi minuti dopo riappare nel Porto di Philadelphia.
Da testimoni ( rimasti anonimi), fu un rientro devastante.
Si dice che parte dei marinai furono letteralmente fusi con la carena della nave, altri non sopravvissero all’esperimento e i pochi sopravvissuti rinchiusi per evitare la diffusione della notizia.

Morrison K. Jussep , un astronomo che si trovava con il suo natante in zona fu testimone di tale evento, dando notizie alla stampa.
Lo stesso fu invitato dal governo militare a non raccontare ciò che aveva visto si ritirò a vita privata.
Nel 1955 fece ricevere agli alti commissari militari, lettere di un certo Carlos Miguel Allende, che raccontava nei minimi dettagli quanto successo, luogo, data , ora, presenze.
Tali lettere risultarono poi scritte della stessa persona : Jussep.

Nel 1957 l’ Office of Naval Research, gli intima di sospendere ricerche e divulgazione dell’evento.
Jussep tace per altri 2 anni.

Nel 1959, avendo contattato la stampa con prove e retroscena dell’esperimento,
fissa un appuntamento per la mattina successiva.
La stessa sera fu trovato morto nella sua autovettura e dichiarato suicida .

Un esperimento nato per uno scopo e per fatalità servito ad un altro:
Scissione molecolare dovuta a teletrasporto.
Tutto vero o solo in parte?